Europa 7

Pubblicato: marzo 13, 2008 in articoli
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”Siamo nella più completa e colpevole illegalità”

di Stefano Corradino

Un’informazione distante e distinta dai partiti, al servizio dei cittadini e non in una condizione di sudditanza col potere. In cui si rimetta in gioco la satira e quegli straordinari talenti come Corrado e Sabina Guzzanti, Paolo Rossi, Crozza (e mi dispiace per quelli che dimentico), che in questi anni sono stati umiliati”. Questo è il modello di televisione di Francesco Di Stefano, l’imprenditore proprietario di Europa7. Nel luglio 1999, Europa 7 ottiene dallo Stato Italiano la concessione per una rete nazionale, Retequattro no. La seconda continua a trasmettere. la prima non ha mai iniziato. Dal Parlamento europeo al Consiglio d’Europa è un susseguirsi continuo di sentenze favorevoli al gruppo di Di Stefano. Fino all’ultima del 31 gennaio 2008: la Corte di Giustizia Europea riconosce ad Europa 7 il diritto ad avere le frequenze per trasmettere. “Questa vicenda è una follia di dimensioni incredibili” commenta l’imprenditore ad Articolo21.

La campagna elettorale è nella sua fase più calda. Il tema dei media e dell’informazione però non sembra prioritario per i vari schieramenti in campo.
Assolutamente no. E invece dovrebbe esserlo. E non lo dico solo per quanto riguarda la vicenda di Europa7 ma in virtù di una riflessione da rovesciare completamente sul versante dei media, della libertà di informazione, del conflitto di interessi, delle sentenze europee.

La sentenza che le ha dato ragione resta inapplicata.
Onestamente mi sembra che il Partito Democratico se ne sia dimenticato del tutto. E a mio avviso tutto ciò non è casuale.

Magari non c’è stato il tempo sufficiente per occuparsene, la legislatura è durata meno della metà del mandato…
Non è un problema di tempo ma di volontà e di scelte. A me sembra che su questa vicenda ci sia un vero e proprio accordo con Berlusconi. Il primo risale a tanti anni fa con la sostanziale ammissione di Violante. Adesso non so se l’accordo sia sempre lo stesso ma le cose non sono affatto cambiate e la Gentiloni non invertiva di certo questa tendenza…

L’informazione e i media sono al dodicesimo punto del programma del Partito Democratico: si parla di assegnazione delle frequenze secondo le direttive Ue e di rispetto delle sentenze della Consulta.
Cosa significa? Che vanno fatte nuove gare? Perchè non si afferma in quel capitolo che c’è  una sentenza della Corte di Giustizia europea che doveva già, e lo ripeto… già essere eseguita? Un programma che non menziona affatto questa sentenza inequivocabile mi porta automaticamente a pensare che ci sia un accordo tra Veltroni e Berlusconi.
La Corte di Giustizia europea non è l’organo più cretino del mondo ma il Tribunale, l’organo più importante in Europa. Se una sentenza ti obbliga ad assegnare immediatamente delle frequenze occupate illegalmente cosa si aspetta a farlo?

L’apparentamento con il Partito Democratico da parte dell’Italia dei Valori che su questa vicenda si è sempre battuta non la rende almeno un po’ ottimista?
Su Di Pietro abbiamo sempre contato perché la sua è stata una battaglia sulla legalità a 360 gradi. Ci contiamo molto ma penso che, all’interno del Pd, dovrà come al solito sgomitare per far interessare anche altri.

Giuseppe Giulietti, probabile candidato con l’Idv intende iniziare la sua campagna elettorale proprio dagli studi di Europa7.
Sono molto contento di questo sodalizio tra Di Pietro e Giulietti, perchè mette insieme due campioni della legalità, uno sulla giustizia l’altro su media. Il fatto che Giulietti voglia partire proprio dagli studi di Europa7 conferma il mio giudizio di un esponente politico, rarissimo, che si è sempre battuto, concretamente e autonomamente, per i diritti e per la libertà d’informazione.

Qual è per Europa7 l’iter da qui alle prossime settimane?
Aspettiamo la fissazione dell’udienza al Consiglio di Stato per la sentenza ultima sul risarcimento e sull’ottemperanza delle frequenze. Ma contemporaneamente sia il Ministero che l’Autorità preposte devono ottemperare perchè, formalmente, sono già nell’illegalità.

C’è la campagna elettorale, poi le elezioni, poi i vari insediamenti. Teme che questo lasso di tempo allungherà ulteriormente i tempi per una soluzione?
E’ ovvio purtroppo, e nel frattempo i cittadini continuano a pagare il prezzo di una pesante situazione in cui Mediaset si è arricchita e chi doveva legittimamente occupare uno spazio ne è stato privato.

Voi sareste già pronti a trasmettere…
Lo siamo dal 1999. Potremmo cominciare immediatamente.
E da otto anni siamo qui ad attendere. E’ una follia di dimensioni incredibili.

Che televisione ha in mente di fare?
Quella che manca da tanti anni non essendoci più alcuna  concorrenza in questo paese. Un’informazione distante e distinta dai partiti, al servizio dei cittadini e non in una condizione di sudditanza col potere. In cui si rimetta in gioco la satira e quegli straordinari talenti come Corrado e Sabina Guzzanti, Paolo Rossi, Crozza (e mi dispiace per quelli che dimentico), che in questi anni sono stati umiliati.

Alexander Stille qualche giorno fa in una lezione all’Auditorium ha dipinto un quadro inesorabile dell’informazione televisiva italiana per oltre il 70% dominata dagli interventi degli esponenti politici…
L’informazione italiana vive in una condizione di manipolazione totale. E di gestione truffaldina, Parlo di quella televisiva ovviamente.

E allora chiudiamo con quella “cartacea”. Lei ha espresso interesse per il quotidiano l’Unità. La trattativa è ancora aperta?
Abbiamo ricevuto da poco i conti del giornale e quindi da poco abbiamo cominciato ad approfondirli. Purtroppo è una questione che capita nel momento più sbagliato perché la battaglia di Europa7, dopo la sentenza del 31 gennaio è nella fase più viva. Ma se ci danno un po’ di tempo – visto che all’Unità siamo molto interessati – cercheremo di occuparci di entrambe le cose.

corradino@articolo21.info

02/03/2008

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